lunedì 26 maggio 2008
SAGRA DEL FUNGO
Sabato 24 Maggio, Sagra del Fungo a Cerreto Sannita... non potevano mancare i giovani di Cancello ed Arnone (e pure Aldo!).
Ancora i poveri abitanti del luogo si domandano a cosa sia dovuta la catastrofe che si è abbattuta sulla piccola cittadina del benevantano. Si, perchè sabato eravamo ben 33, distribuiti in 7 macchine (la prossima volta però chiameremo Ninuccio! e per chi non lo sapesse, Ninuccio è autista di pullman!!!). A voi il compito di effettuare la divisione!
Appena giunti in loco, la prima impressione che diamo non è proprio quella dei bravi ragazzi, ma si sa, i pregiudizi sono insiti nel DNA dell'italiano medio, quindi, nonostante i cattivi sguardi dei vigili ubani, decidiamo di incamminarci per la dura strada che ci avrebbe condotto fin sotto al palco centrale, per il tripudio finale!
Il pensiero vola subito a quegli squisiti manicaretti che abbiamo potuto degustare(gratuitamente...olè!) sul corso: Si andava dal vino al miele, passando per vari tipi di salumi, vini e formaggi. No, non è un errore, il vino era così tanto e così buono e mi pareva un gesto dovuto nominarlo più di una volta!
A questo punto, satolli e con un pò di "euforia" nelle vene, ci siamo tuffati, scandalosamente, nei balli popolari che il gruppo proponeva, sfoggiando uno stile nel danzare che nemmeno noi speravamo di avere! Basti pensare che i cantanti ci hanno invitato a presentarci anche ai loro prossimi spettacoli, per ravvivare un poco il pubblico che senza noi si sarebbe addormentato di li a poco! (foto sotto)
Comunque, tirando le somme abbiamo: 0 morti; 0 feriti; ma tanto divertimento!
Non mi resta che salutarvi e invitarvi tutti alla prossima!
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Beh, guardando questa foto e ripensando a quel momento, mi viene in mente una poesia che voglio dedicare a tutti i ragazzi che facevano compagnia alla vecchietta (me compreso):
RispondiElimina"...Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella..."
(G.Leopardi "Il sabato del villaggio")
Tiemp bell'e na vot però... pcchè, mo 'a vicchiarell stev rurmenn! ehehe!!
Cià uagliù :-D