Il gemellaggio, secondo quanto riportato sull’enciclopedia ormai più famosa, e a mio avviso più attendibile del globo, Wikipedia, “è un legame simbolico stabilito per sviluppare strette relazioni politiche, economiche e culturali. Esistono vari tipi di gemellaggio, fra istituzioni, enti, scuole. Queste unioni vengono messe in essere per favorire relazioni umane e culturali tra i due soggetti o enti che effettuano il gemellaggio. Il gemellaggio più conosciuto è quello costituito fra due Città o Paesi dello stesso Stato o di stati diversi.
Tali gemellaggi vengono messi in essere tra paesi, a volte anche lontani fra di loro, ma che hanno, nelle loro storie o origini, punti in comune nei quali riconoscersi. A tale scopo le amministrazioni comunali, nel caso di città, o i soggetti, nel caso di altri tipi di gemellaggio, portano avanti una serie di iniziative atte a rafforzare il rapporto tra i due gemellati e far conoscere le loro realtà all'altro. Tra le varie iniziative si possono annoverare viaggi-scambio fra componenti delle due realtà o iniziative comuni come concerti, convegni o mostre”.
Si potrebbe, però, piuttosto che tentare di instaurare inutili unioni con paesi con cui si ha già qualcosa in comune, pensare ad un gemellaggio con qualche città da cui si possa trarre qualche vantaggio. Non parlo, sia ben chiaro, di un vantaggio economico, ma di un qualsiasi apporto positivo alla nostra comunità, qualcosa che possa aiutarci a risolvere i nostri problemi.
Solo a titolo esemplificativo, vista la grave crisi che sta attanagliando non solo il Comune di Cancello ed Arnone, ma (ahimé) l’intera Regione Campania, vorrei riportare i risultati raggiunti da un piccolo paese (poco più di 2000 abitanti!) sito in provincia di La Spezia: Varese Ligure.
In questo paesi produce il 320% dell’energia necessaria (più di tre volte) grazie in particolare all’eolico. L’energia in più viene venduta all’Enel. Il sindaco lavora in un luogo che sfrutta l’energia solare grazie a pannelli fotovoltaici, che hanno installato anche sulle scuole. Per esagerare hanno deciso di costruire pure una centrale idroelettrica. L’acqua delle case viene resa potabile attraverso trattamenti con raggi ultravioletti, secondo i più recenti dettami della ricerca scientifica. Sono famosi per una produzione agricola quasi totalmente biologica. Sono riusciti a portare la produzione dei rifiuti pro capite 170 kg sotto la media regionale. L’ICI è al 4.5%, l’addizionale IRPEF inesistente, la tassa sui rifiuti tra le più basse d’Italia. È il paese più virtuoso d’Europa (nomina 2004) ed è al 100% rinnovabile (Nomina Legambiente). La longevità dei suoi concittadini è materia di ricerca universitaria.
Forse, per noi che viviamo in una condizione di crisi (da più di 15 anni!), pare un sogno irrealizzabile. Ma se, con tale esempio e, magari con il loro aiuto, ci riuscissimo anche noi?
domenica 25 maggio 2008
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